I passi in avanti nell’automotive elettrificato si rincorrono giorno per giorno ed ecco che sempre più case automobilistiche cominciano a prendere in seria considerazione il concetto di auto elettrica con ricarica bidirezionale, vehicle to home appunto. Sono già diverse e ne abbiamo parlato, i modelli che cominciano a proporre tale soluzione sul mercato.
Ma cosa manca ancora?i I concetto di VolksWagen ed Audi di vedere le prossime vetture elettriche prodotte come pronte ad fare parte attiva nello storage e nella distribuzione della corrente elettrica in rete è sicuramente interessante e promette di poter immagazzinare (teoricamente) molta dell’energia persa dalla produzione delle rinnovabili. In sostanza si potrebbe accumulare dal sole e dal vento l’iperproduzione energetica per alimentare i veicoli elettrici ma anche per poterli utilizzare come vere e proprie sorgenti di energia al bisogno.
A nostro parare sarebbe altrettanto interessante che ogni veicolo potesse cedere l’energia immagazzinata limitatamente all’uso dell’abitazione a cui connesso. In sostanza poter creare così tante piccole isole (senza immissione in rete) quante sono le auto connesse. Un utilizzo completamente domestico e prettamente tarato sui consumi che l’utilizzatore vorrà decidere di prelevare dalla propria auto senza per questo dover per forza immettere in rete. Ciò permetterebbe di poter orchestrare al meglio in ambito domestico tutta la produzione e l’utilizzo dell’energia eventualmente derivante da pannelli fotovoltaici o pale eoliche e mini eoliche.
A tal proposito la tecnologia è certamente matura: manca solamente il passo di far dialogare l’auto con un misuratore di flusso di corrente posto a monte di tutto l’impianto elettrico, un po’ come funziona già egregiamente per taluni inverter dotati di pinza amperometrica anti trabocco.
Siamo in attesa di vedere se presto questa possibilità sarà effettivamente compresa nelle nuove proposte dell’elettrico, sicuramente sarebbe molto interessante.
Vi sapremo dire!
